Mercoledì 15 gennaio, presso lo spazio espositivo di Dasein, in Porta Venezia a Milano, avrà luogo il vernissage della personale di Carlo Brenna a partire dalle ore 18:30.
L’artista
Attraverso metafore e simbolismi, i quadri di Carlo Brenna ci porteranno a vedere donne, dee, bellezze essenziali, liquide e scultoree, in un'esposizione che durerà sino alla fine di febbraio 2020. Carlo Brenna, l'autore. Nato pochi anni prima dello scoppio della Seconda Guerra che lo ha allontanato da Milano nell'infanzia, vi fa ritorno per compiere gli studi artistici al liceo dapprima, all'accademia di Brera, a seguire, e come perito grafico all'Umanitaria mentre già aveva iniziato a lavorare. Attualmente il suo atelier si trova in Brianza, in un suggestivo cortile seicentesco rurale di PAINA DI GIUSSANO/ MB , in piazza Sauro 7 , dove l’antico si sposa con gli affreschi contemporanei dell’artista. Nel 1968, anno di svolta per molti, Brenna decide di vivere d'arte allontanandosi dalla grafica, iniziando così una carriera prolifica che giunge sino a oggi.Dal 1970 dedica la sua opera principalmente all’affresco ed alla scultura. Le sue opere sono esposte in numerose galleria italiane ed europee . In questi anni ha allestito e partecipato a numerosissime collettive ed importanti personali in Italia ed all’estero, riscuotendo ottimi successi. Sue opere si trovano in importanti collezioni pubbliche e private . La sua attività artistica è proiettata verso quel desiderio di assoluto facendo suo il pensiero metafisico di Cartesio “ cogito, ergo sum”. “La parola pensiero può designare tanto l’insieme dei fatti psichici nel loro complesso, quanto, più specificatamente, l’attività della ragione e dell’intelletto in quanto distinta da quella dei sensi e della volontà. Ora, la mia ricerca nell’arte figurativa, è quella di dare forma alla percezione sensoriale, cercando di scoprire ciò che c'è’ oltre il pensiero dell’uomo e fra l’uomo ed il pensiero . Ogni soggetto di una mia opera propone dei simboli, dei codici, delle chiavi d’ingresso al mio mondo interiore.” L’artista, come lui stesso precisa, svolge una pittura di ricerca, ricerca del pensiero in particolare, perché quando vede o pensa una persona, cerca, attraverso la mente, di ridurla in forma. La particolare tecnica dell’affresco, la sua preferita, ha portato ad essere definito “un rinascimentale alla corte dei tempi nuovi“.Le opere dell'autore racchiudono le contiguità di tre mondi: il reale, l’inconscio ed i nostri sogni.I sentieri scelti da Carlo Brenna per soddisfare il desiderio e la sua esigenza di assoluto lungo i quali le sue opere ci guidano sono due: amore ed immaginazione, al centro dei quali spicca lei, la Donna. La donna in tutta la sua metafisicità, con tutte le sue molteplici sfaccettature: donna come essere, come dea, come bellezza fisica, come città, come sogno e come paesaggio stesso.
Nell'anno 2020 che il Comune di Milano dedicherà alla Donna, una mostra da non lasciarsi scappare.