Film sul vino: Barolo Boys

Oggi ti consiglio questo film, che ho recentemente rivisto per puro piacere (la prima volta lo vidi durante i miei studi da sommelier, su consiglio di un relatore).

Questo documentario del 2014, realizzato da Tiziano Gaia e Paolo Casalis, in poco più di un’ora racconta una storia vera, un cambiamento epocale: quello della nascita del Barolo come vino “nobile” (almeno nella percezione del grande pubblico).

Trailer in Italiano

La storia è ambientata nelle Langhe, fra gli anni ’80 e ’90 e parla di scontro tra generazioni e voglia di riscatto, il racconto di una rivoluzione ispirata dal “vento di cambiamento” che soffiava anche nelle campagne piemontesi in quegli anni, dalla Francia all’Italia.

«Tutte le rivoluzioni si fanno a pance vuote, quando c’è necessità. Eravamo nella povertà assoluta.
— Elio Altare

Senza spoilerare troppo, ti anticipo che tutto ha inizio nell’estate del 1983, quando Elio Altare, un giovane produttore di La Morra, decide di distruggere le antiche botti dell’azienda di famiglia, inimicandosi il suo stesso padre.

Il documentario parte raccontando il perché di questo gesto estremo e della frustrazione di gruppo di giovani viticoltori con un un unico obiettivo: produrre il vino più buono del mondo (vendendolo a caro prezzo)!

Tutti questi Produttori, un gruppo unito anche nella sperimentazione in vigna e cantina, vengono commercializzati da Marc de Grazia in America. Un “fricchettone” che ha reso celebre questa nuova versione del Barolo in USA, facendolo diventare un vino da VIP, costosissimo e super chic.

Un aspetto interessante è proprio quanto il wine marketing abbia inciso sul rinnovamento d’immagine del Barolo e sul nuovo stile di vinificazione: un vino che voleva essere più moderno, “pulito”, immediato.

Non tutti in Langa apprezzano la nuova moda, anzi sostengono che distorga la vera natura del Barolo.

Comincia così una guerra tra due fazioni, i Tradizionalisti e i Modernisti, ospitate nel documentario attraverso le interviste ai sostenitori di entrambe le parti, tra cui Bartolo Mascarello, Carlin Petrini e Oscar Farinetti.

Una diatriba viva ad oggi, resa ancora più interessante dal recente ritorno alle origine di alcuni giovani produttori.

Perché vedere questo film

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Consiglio questo film a tutti quelli che stanno studiando per diventare sommelier o comunque vogliono conoscere meglio il vino.

In poco più di un’ora viene raccontata l’importanza del lavoro in vigna e in cantina (il diradamento, l’utilizzo di barriques etc.) e vengono rappresentati diversi punti di vista che aiutano a farsi un’idea sul mondo del vino e sul cambiamento nei gusti dei consumatori.

Dove vederlo

Puoi trovarlo in streaming su Amazon Prime Video. Per vedere gratuitamente i film su Prime Video basta avere un account Amazon Prime o attivare una prova gratuita di 30 giorni da questo link.

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